RIPARTIAMO DAL
TENNISTAVOLO

La strategia su cui si vuole costruire la campagna elettorale sarà concentrata sulla proposta di obiettivi che possano essere raggiungibili nel medio termine, inseriti in una visione che guardi al lungo periodo.
Mettendo fine ai vecchi proclami, caratterizzati da obiettivi tanto risonanti quanto non praticabili.
La concretezza, la validità dei contenuti e il forte desiderio di voler cambiar le cose saranno il faro che traccerà la strada da percorrere.
Il mio programma elettorale è aperto ad aggiunte, consigli e suggerimenti, per questo potrà variare nello svolgersi del percorso che, da qui al voto, mi porterà a confrontarmi con tutte le componenti del movimento.

RIPARTIAMO DAL
TENNISTAVOLO

 

La strategia su cui si vuole costruire la campagna elettorale sarà concentrata sulla proposta di obiettivi che possano essere raggiungibili nel medio termine, inseriti in una visione che guardi al lungo periodo.
Mettendo fine ai vecchi proclami, caratterizzati da obiettivi tanto risonanti quanto non praticabili.
La concretezza, la validità dei contenuti e il forte desiderio di voler cambiar le cose saranno il faro che traccerà la strada da percorrere.
Il mio programma elettorale è aperto ad aggiunte, consigli e suggerimenti, per questo potrà variare nello svolgersi del percorso che, da qui al voto, mi porterà a confrontarmi con tutte le componenti del movimento.

IL MIO PROGRAMMA ELETTORALE PUNTO PER PUNTO

IL MIO PROGRAMMA ELETTORALE PUNTO PER PUNTO

Il tennistavolo è tennistavolo, la politica è … altro!
Eliminare anche il solo dubbio che la politica possa sostituirsi alla meritrocrazia nelle decisioni di carattere tecnico sarà il punto zero su cui costruire la nuova Federazione.
Federazione che dovrà essere organo imparziale e di garanzia, evitando rapporti privilegiati che favoriscano interessi di parte, rifuggendo decisioni, di qualsiasi natura esse siano, che non siano effettuate nel pieno interesse di tutto il movimento pongistico.
Nello sport la meritocrazia è l’unico metro per riconoscere meriti e demeriti e la Federazione, quale organo di garanzia, non può e non deve essere da meno.

Prioritaria sarà la valorizzazione delle risorse umane presenti nel movimento: tecnici, giocatori e dirigenti.

Come si valorizzano i tecnici? Assegnandogli un’identità e riconoscendo la loro importanza nel percorso di crescita degli atleti. Questo sottende anche una partecipazione dei tecnici societari ai percorsi dei propri atleti nell’attività con la squadra Nazionale.

Sarà fondamentale cambiare la visione del connubio tra un percorso di studio che possa portare all’insegnamento scolastico e la professione di tecnico nelle società. Quest’ultimo dovrà finalmente essere visto come una soluzione positiva dal movimento poiché (ahimè) ad oggi è l’unico modo per sperare di attirare nuove risorse nelle nostre palestre!

Per farlo riteniamo fondamentale:

– creare dei percorsi adatti ai giovani atleti che decidono di intraprendere la carriera di tecnico, attraverso collaborazioni con le Università e facendo sì che, se lo desiderano, possano passare dall’essere atleti a tecnici, evitando che abbandonino il tennistavolo;

– creare corsi di aggiornamento per i tecnici, così che raccolgano “crediti formativi” durante l’anno per mantenere il cartellino da tecnico;

– dare l’opportunità di frequentare i corsi di aggiornamento sia in presenza che online, in modo che i tecnici siano il più agevolati possibile nel partecipare;

– organizzare incontri con professionisti di altri sport, che possano ampliare la visione sportiva nella gestione degli atleti.

Fondamentalmente si deve PROFESSIONALIZZARE la figura del tecnico.

Per quanto riguarda i tecnici della Nazionale è basilare collaborare con persone meritevoli ed a cui dare fiducia, vista l’importante responsabilità che gli si affida. La fiducia che viene data alle persone permette di costruire un rapporto più profondo, oltre che a rendere più semplice la valutazione del loro operato.

Questo rendendoli parte della catena decisionale e responsabili delle proprie scelte, ognuno secondo le proprie competenze, indipendentemente dal fatto che essi siano tecnici o collaboratori.

Come si valorizzano gli atleti?

Costruendo un programma virtuoso, che possa da un lato permettergli di raggiungere ed esprimere il loro massimo livello tecnico, dall’altro senza che questo gli precluda, una volta raggiunta la maggiore età, la possibilità di costruirsi una vita diversa (parallela) a quella nel tennistavolo. Solo offrendogli le migliori opportunità si può pensare che nuove famiglie decidano di affidare a questo sport i propri figli. Troppi ragazzi sono stati abbandonati lungo la strada! L’obiettivo deve essere quello di arrivare a fornirgli il maggior numero di opportunità, facendo sì che l’investimento fatto su di loro in quanto atleti non vada perso ma venga recuperato come una nuova risorsa da inserire nel movimento.

Come si valorizzano i dirigenti?

Con il continuo confronto e con corsi ad hoc, smettendola di contattarli solo nel momento del bisogno, quando ci si avvicina alle elezioni. Serve farli sentire parte di una squadra con un unico obiettivo: quello di sviluppare un progetto che possa far crescere il nostro movimento. Per quanto sia giusto che una Federazione eletta abbia la possibilità di proporre novità e cambiamenti, è doveroso rendere partecipi i dirigenti, soprattutto quando si parla di modifiche sostanziali dei regolamenti per l’attività a squadre.

Valorizzare significa anche garantire l’imparzialità nella gestione degli affari generali, senza vantaggi a nessuna società per interessi personali. La trasparenza nelle decisioni e l’assegnazione basata sul merito devono essere centrali.

Inoltre la Federazione deve dimostrarsi presente aiutandoli nella gestione generale e supportandoli in tutti gli aspetti burocratici, dalla partecipazione ai bandi agli accessi al credito.

Trasparenza di tutte le decisioni della Federazione e delle informazioni da comunicare alle società e ai tesserati.

Le delibere assunte dal Consiglio Federale dovranno essere pubblicate nel minor tempo possibile: non è accettabile che compaiano sui canali federali con mesi, se non addirittura anni, di ritardo.

Il nostro intento sarà quello di creare un apposito spazio sul sito, dove poter esporre gli “argomenti del giorno” e renderli noti a tutto il movimento, così che possa sentirsi realmente partecipe del confronto sugli argomenti trattati.

Nel nostro spirito di totale trasparenza e con il chiaro e dichiarato intento di avvicinare ed unire sempre di più tutto il movimento all’attività della Federazione, si vorranno utilizzare i Consigli Federali anche per attivare iniziative che possano creare interesse nel movimento, come possono essere videomessaggi o interviste ai consiglieri all’uscita dal consiglio.

Inoltre, sarà per noi fondamentale rendere partecipi le società delle decisioni prese, con le dovute tempistiche ed evitando cambi di regolamento dell’ultimo minuto: questo ad ogni livello, ma soprattutto nei campionati in cui vengono investite molte risorse. Cambi di regole significativi saranno resi noti con almeno una stagione di anticipo rispetto alla loro entrata in vigore. Le tabelle per l’assegnazione di qualsivoglia premio saranno pubblicate all’inizio di ogni stagione agonistica.

Fondamentale sarà una revisione del regolamento, che dovrà essere più semplice nella sua applicazione e, soprattutto, nella sua comprensione. Evitando quindi continue modifiche che rendono impossibile per le società il restare aggiornate. L’obiettivo è quello di definire un regolamento che resterà applicato per l’intera durata del mandato senza modifiche (se non quelle strettamente necessarie) o stravolgimenti. Le società sportive non devono vivere la loro affiliazione con l’ansia di commettere errori, dover pagare multe o incorrere in penalizzazioni. Definire un regolamento che resti uguale negli anni renderà più profonda la sua comprensione e semplice la sua applicazione.

I tornei devono essere organizzati in modo da invogliare gli atleti a parteciparvi!

Indipendentemente dal livello dei giocatori, è necessario che essi ricomincino ad aver voglia di andare alle gare.

Le gare dovranno essere organizzate su tutto il territorio, informando a inizio stagione su date e luoghi di svolgimento, in modo che tutti possano organizzarsi per partecipare.

L’insieme delle gare svolte durante la stagione dovranno portare all’evento clou dei Campionati Italiani, che oltre ad essere la più importante gara di singolo della stagione, dovrà diventare una vera festa del nostro Sport. Ricca di spettacolo sportivo, ma con l’organizzazione di un vero evento che possa attirare ed avvicinare nuovi/e atleti/e e soprattutto nuove famiglie.

Per il settore giovanile dovranno tornare ad esserci almeno 4 gare più i Campionati Italiani a livello nazionale, accompagnati da un incremento dell’attività a livello regionale.

Come per il settore giovanile, anche nelle gare di categoria sarà necessario organizzare almeno 4 gare più i Campionati Italiani.

I tornei assoluti dovranno diventare l’obiettivo da raggiungere sia per tutti i giovani che si avvicinano al nostro sport e che vogliono farlo diventare la loro attività principale che per tutti gli atleti già appassionati che devono vedere questi tornei come un palcoscenico per farsi notare.

Come per il campionato di massima serie, i tornei assoluti dovranno essere il nostro biglietto da visita per quelli di singolo, organizzando un circuito di gare che invogli i migliori atleti alla partecipazione durante la stagione.

A partire dalla massima serie che dovrà:

-essere ben distinta dai campionati minoti, per dare il giusto riconoscimento al massimo campionato rendendolo più interessante, spettacolare e più “vendibile”.

-essere il biglietto da visita del movimento, da pubblicizzare sui giornali e in tv, ritrovando accordi con le principali emittenti per diventare catalizzatrice, oltreché per nuovi sponsor alle società, anche e soprattutto per le famiglie.

-diventare l’aspirazione dei giovani, un obiettivo da raggiungere dedicandosi in maniera seria e costante al nostro sport.

Gli obiettivi:

-organizzare le serie inferiori per impostare un percorso di crescita dei nuovi atleti, creando un ricambio generazionale che porterà ad una concorrenza interna indispensabile per innalzare il livello. Tutto questo senza dimenticarsi degli appassionati che giocano per divertirsi, con l’unico desiderio di “fare sport”: è grazie a un loro coinvolgimento che possiamo costruire un banco di prova e confronto per le nuove generazioni.

-ricercare un aumento del numero di squadre nei campionati, migliorando le condizioni delle palestre e rendendo più regolare lo sviluppo delle giornate di campionato.

-uniformare le formule di gioco. Per la massima serie dovrà essere più breve e con playoff più partecipati, così come per le serie nazionali inferiori. Una formula uguale dovrà essere adottata anche dalle serie regionali, ricercando uniformità nei campionati. Fortemente voluto il mantenimento di almeno un italiano in campo.

-rivedere lo svolgimento della Coppa Italia, sviluppandola durante la stagione partendo dalle serie inferiori per poi andare a coinvolgere quelle superiori, in modo da arrivare ad una final four durante i Campionati Italiani giovanili o altro evento nazionale.

-organizzare la Supercoppa Italiana in una sede neutrale, inserita in un contesto utile sotto un duplice punto di vista: la sua vendita come evento sportivo, il fornire un servizio al movimento dando la possibilità di vedere “in diretta” l’incontro.

Si parla sempre di promozione dimenticandosi che, di pari passo, si devono costruire dei buoni canali di comunicazione.
Comunicazione che negli ultimi anni è sempre stata lasciata in secondo piano. Comunicazione sotto ogni punto di vista: pubblicizzare i tornei, i Campionati Italiani, gli incontri della Nazionale, gli stage, il campionato, ecc.
Il tutto con l’obiettivo di tornare a farsi vedere sui canali televisivi e sulle principali testate nazionali sportive.
E’ solo facendoci notare e riuscendo a intessere una nuova rete di conoscenze che potremo tornare ad avere degli sponsor a sostenere l’operato della Federazione!
Oltre a continuare a sviluppare iniziative di promozione nelle scuole, dovremo inserirci in qualsiasi centro di aggregazione o evento locale che possano essere fonte di nuovi atleti/e da coinvolgere, ricordandosi però che il primo modo per crescere è NON PERDERE CHI GIA’ GIOCA! Costa di meno trattenere chi è già “cliente” invece che fidelizzarne di nuovi.
Gli atleti si invogliano a restare se si propone una condizione migliore dello sviluppo dell’attività durante la stagione.
Promozione, comunicazione, visibilità e fidelizzazione sono legati a doppio filo allo spettacolo proposto da tornei e campionato, ovvero le condizioni delle palestre e come sono organizzate le manifestazioni.

Promuoviamolo sempre di più!

Obiettivo della Federazione sarà intrattenere un rapporto di fiducia sempre più stretto con il CIP (Comitato Italiano Paralimpico), fondamentale per fornire al movimento paraolimpico sempre più autonomia e maggiori risorse.Il settore paraolimpico italiano in questi anni ha portato numerosi risultati, che devono darci fiducia per gli anni che verranno.

Essenziale per la Federazione sarà utilizzare questi risultati per dar visibilità e sensibilizzare, sia “esternamente” che “internamente” al movimento. Esternamente perché sarà utile per “catturare” nuovi atleti paraolimpici che potranno avere una rivincita sportiva, ricercando un benessere psico-fisico che possa accompagnarli, oltre che nello sport, anche nel percorso della loro vita. Internamente, soprattutto nelle figure dei più giovani atleti olimpici, per condividere esperienze di vita e farli crescere come donne e uomini capaci di apprezzare le fortune ricevute.

Il centro federale ha ragione di esistere a determinate condizioni: oltreché essere punto di ritrovo per stage di preparazione alle gare importanti (sia per le Nazionali assolute che quelle giovanili), deve rappresentare un costo sostenibile rispetto agli atleti che lo vivono quotidianamente.
Il nostro forte orientamento alla revisione dei costi di gestione del centro federale sarà accompagnato da alcune modifiche sulla gestione degli atleti ivi residenti.
Di seguito le nostre proposte:
1) il centro federale si deve orientare agli atleti dalla categoria Under 17 in poi. Ragazzi/e troppo giovani non devono essere allontanati dalle famiglie. Al contrario, si dovranno sviluppare progetti ad-hoc che gli permettano di crescere nelle loro società e nelle loro famiglie (le Regioni devono avere un ruolo da protagoniste nei primi anni della carriera degli atleti). Azione atta anche a far crescere i tecnici di società, svolgendo un ruolo da protagonisti sulla formazione dei propri atleti ed essendo coinvolti nell’approccio dei giovani atleti alle prime convocazioni con la Nazionale.
2) il centro federale deve essere un valore aggiunto per i ragazzi. Questo per farli crescere, oltre che come atleti, come persone! Solo attraverso un programma serio, credibile e valido si può auspicare che più famiglie decidano di affidare alla Federazione la crescita dei loro figli (ad esempio tutor scolastici che li seguano al meglio, senza regalare nulla ma insegnando lo spirito di sacrificio che contraddistingue tutti i migliori sportivi nel corso della loro carriera, anche scolastica).
3) Terni, data la sua centralità sul territorio, potrà svolgere un ruolo fondamentale anche per tutti quegli atleti/e non facenti parte il gruppo della Nazionale ma che non hanno adeguate condizioni di allenamento nelle loro città. Questo elaborando un piano che possa inserire atleti/e nei gruppi d’allenamento in base al livello e costruendo delle tabelle di spesa da sostenere per rientrare nel centro e poter ampliare il gruppo d’allenamento oltreché fornire un servizio alle società ed ai propri atleti/e.

INFRASTRUTTURE: investire sulle infrastrutture territoriali.

Il nostro obiettivo sarà valorizzare le strutture presenti sul territorio. Riteniamo che accentrare tutti gli sforzi in un’unica struttura centrale non sia la soluzione ottimale per far sviluppare e crescere il nostro movimento. Consapevoli della realtà sulle strutture destinate al tennistavolo, sarà nostro impegno cercare di sostenere le società per l’attribuzione delle palestre, oltreché sostenere quelle realtà già strutturate che potranno crescere ulteriormente per fornire agli atleti/e di quell’area migliori condizioni per svolgere l’attività. Realtà che andranno sicuramente monitorate in maniera costante, ma che potranno diventare un prolungamento del Centro Federale su tutta la Nazione. E’ giusto che esista una sede centrale, ma questo non deve sottendere l’eliminazione del resto delle strutture sul territorio, in modo che anche le regioni possano ricoprire un ruolo centrale nello svolgimento dell’attività, soprattutto per il settore giovanile. Sarà inoltre premura della Federazione aiutare e sostenere le società che dovranno interfacciarsi con gli istituti di credito, fornendo un concreto supporto tramite gli uffici centrali. Realizzare quante più “case del tennistavolo” è tra i primi passi da dover compiere per poter far crescere il nostro movimento, e per noi sarà tra i principali obiettivi da raggiungere.

Riformarla per favorire la crescita dei giovani

Le Regioni devono svolgere un ruolo primario nella crescita dei nuovi talenti. Devono essere il primo punto d’incontro per i giovani ragazzi capaci, che iniziano a vestire magliette di rappresentative esterne alla loro società.

Serve però, anche attraverso maggiori sovvenzioni da parte della Federazione, una riorganizzazione a livello regionale che possa garantire un’attività capillare sul territorio. Occorre impostare un lavoro interregionale, che possa far collaborare tra loro Regioni vicine, dando la possibilità ai ragazzi di vivere un confronto sempre maggiore restando vicini a casa. Queste collaborazioni renderebbero anche più semplice la gestione di livelli diversi degli atleti (tanto nelle gare quanto negli stage), avendo a disposizione un numero maggiore di giocatori.

La Federazione fornirà il proprio supporto fornendo le linee guida relative all’organizzazione di stage e tornei per i ragazzi, che potranno ricercare variazioni negli allenamenti e continuare un percorso di confronto con gli altri atleti, crescendo e preparandosi al “livello superiore”, ovvero la Nazionale.

FORZE ARMATE: riaprire posti nei loro Gruppi Sportivi sarà una priorità.

La mia vicinanza al Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare sarà una forte leva per aprire altri posti nel Gruppo Sportivo, nonché avvicinare in maniera più consolidata e continua tutti gli altri Gruppi Sportivi.

La ricerca di una maggior collaborazione verso i Gruppi Sportivi delle Forze Armate e dei Corpi dello Stato si potrà riscontrare già dalla volontà di avere presenti in tutti i consigli federali un rappresentante di ogni Gruppo Sportivo, in veste consultiva come previsto dall’art. 27 comma 3 dello Statuto.

L’obiettivo di una sempre maggior collaborazione con tutti i Gruppi sarà di centrale importanza, con un duplice intento:

– avvicinare maggiormente i Gruppi Sportivi al tennistavolo;

– fornire ai nostri atleti la possibilità di conoscere la realtà militare.

SQUADRE NAZIONALI: professionalizzare!

L’obiettivo sarà professionalizzare le squadre nazionali.

La nostra visione partirà da una reinterpretazione della figura del Direttore Tecnico, che dovrà sì essere a capo, e responsabile, del gruppo allenatori, ma dovrà anche essere presente nei periodi di preparazione alle principali manifestazioni e soprattutto, ancor più importante, accompagnare le squadre nei grandi tornei internazionali.

Una maggiore sinergia sarà da mettere in atto anche all’interno degli uffici federali che si occupano dell’organizzazione delle trasferte, per evitare errori nella pianificazione delle stesse provocando sprechi di risorse inutili.

Sarà inoltre fondamentale preparare un calendario agonistico per tornei e campionati che possa convivere al meglio con l’attività internazionale, evitando rinvii di partite o sovrapposizioni di tornei.

Dobbiamo ricordarci che essere presenti alle manifestazioni è fondamentale nella corsa alle qualificazioni olimpiche, motivo per cui anche essere a conoscenza delle sfumature legate al ranking, e quindi sapere a quali gare partecipare, diventa fondamentale.