A partire dalla massima serie che dovrà:
- Essere ben distinta dai campionati minori, per dare il giusto riconoscimento al massimo campionato rendendolo più interessante, spettacolare e “vendibile”.
- Essere il biglietto da visita del movimento, da pubblicizzare sui giornali e in tv, ritrovando accordi con le principali emittenti per diventare catalizzatrice, oltreché per nuovi sponsor alle società, anche e soprattutto per le famiglie.
- Diventare l’aspirazione dei giovani, un obiettivo da raggiungere dedicandosi in maniera seria e costante al nostro sport.
Gli obiettivi:
- Organizzare le serie inferiori per impostare un percorso di crescita dei nuovi atleti, creando un ricambio generazionale che porterà ad una concorrenza interna indispensabile per innalzare il livello. Tutto questo senza dimenticarsi degli appassionati che giocano per divertirsi, con l’unico desiderio di “fare sport”: è grazie a un loro coinvolgimento che possiamo costruire un primo banco di prova e confronto per le nuove generazioni.
- Ricercare un aumento del numero di squadre nei campionati, migliorando le condizioni delle palestre e rendendo più regolare lo sviluppo delle giornate di campionato.
- Uniformare le formule di gioco. Per la massima serie dovrà essere più breve e con playoff più partecipati, così come per le serie nazionali inferiori. Una formula uguale dovrà essere adottata anche dalle serie regionali, ricercando uniformità nei campionati. Fortemente voluto il mantenimento di almeno un italiano in campo.
- Rivedere lo svolgimento della Coppa Italia, sviluppandola durante la stagione partendo dalle serie inferiori per poi andare a coinvolgere quelle superiori, in modo da arrivare ad una final four durante i Campionati Italiani giovanili o altro evento nazionale.
- Organizzare la Supercoppa Italiana in una sede neutrale, inserita in un contesto utile sotto un duplice punto di vista: la sua vendita come evento sportivo, il fornire un servizio al movimento dando la possibilità di vedere “in diretta” l’incontro.