2- Valorizzare le risorse umane

Prioritaria sarà la valorizzazione delle risorse umane presenti nel movimento: tecnici, giocatori e dirigenti.

Come si valorizzano i tecnici? Assegnandogli un’identità e riconoscendo la loro importanza nel percorso di crescita degli atleti. Questo sottende anche una partecipazione dei tecnici societari ai percorsi dei propri atleti nell’attività con la squadra Nazionale.

Sarà fondamentale cambiare la visione del connubio tra un percorso di studio che possa portare all’insegnamento scolastico e la professione di tecnico nelle società. Quest’ultimo dovrà finalmente essere visto come una soluzione positiva dal movimento poiché (ahimè) ad oggi è l’unico modo per sperare di attirare nuove risorse nelle nostre palestre!

Per farlo riteniamo fondamentale:

– creare dei percorsi adatti ai giovani atleti che decidono di intraprendere la carriera di tecnico, attraverso collaborazioni con le Università e facendo sì che, se lo desiderano, possano passare dall’essere atleti a tecnici, evitando che abbandonino il tennistavolo;

– creare corsi di aggiornamento per i tecnici, così che raccolgano “crediti formativi” durante l’anno per mantenere il cartellino da tecnico;

– dare l’opportunità di frequentare i corsi di aggiornamento sia in presenza che online, in modo che i tecnici siano il più agevolati possibile nel partecipare;

– organizzare incontri con professionisti di altri sport, che possano ampliare la visione sportiva nella gestione degli atleti.

Fondamentalmente si deve PROFESSIONALIZZARE la figura del tecnico.

Per quanto riguarda i tecnici della Nazionale è basilare collaborare con persone meritevoli ed a cui dare fiducia, vista l’importante responsabilità che gli si affida. La fiducia che viene data alle persone permette di costruire un rapporto più profondo, oltre che a rendere più semplice la valutazione del loro operato.

Questo rendendoli parte della catena decisionale e responsabili delle proprie scelte, ognuno secondo le proprie competenze, indipendentemente dal fatto che essi siano tecnici o collaboratori.

Come si valorizzano gli atleti?

Costruendo un programma virtuoso, che possa da un lato permettergli di raggiungere ed esprimere il loro massimo livello tecnico, dall’altro senza che questo gli precluda, una volta raggiunta la maggiore età, la possibilità di costruirsi una vita diversa (parallela) a quella nel tennistavolo. Solo offrendogli le migliori opportunità si può pensare che nuove famiglie decidano di affidare a questo sport i propri figli. Troppi ragazzi sono stati abbandonati lungo la strada! L’obiettivo deve essere quello di arrivare a fornirgli il maggior numero di opportunità, facendo sì che l’investimento fatto su di loro in quanto atleti non vada perso ma venga recuperato come una nuova risorsa da inserire nel movimento.

Come si valorizzano i dirigenti?

Con il continuo confronto e con corsi ad hoc, smettendola di contattarli solo nel momento del bisogno, quando ci si avvicina alle elezioni. Serve farli sentire parte di una squadra con un unico obiettivo: quello di sviluppare un progetto che possa far crescere il nostro movimento. Per quanto sia giusto che una Federazione eletta abbia la possibilità di proporre novità e cambiamenti, è doveroso rendere partecipi i dirigenti, soprattutto quando si parla di modifiche sostanziali dei regolamenti per l’attività a squadre.

Valorizzare significa anche garantire l’imparzialità nella gestione degli affari generali, senza vantaggi a nessuna società per interessi personali. La trasparenza nelle decisioni e l’assegnazione basata sul merito devono essere centrali.

Inoltre la Federazione deve dimostrarsi presente aiutandoli nella gestione generale e supportandoli in tutti gli aspetti burocratici, dalla partecipazione ai bandi agli accessi al credito.